INTERVISTE TRA IL 1991 E IL 1995
- Parlando della musica e del video de "gli spari sopra" :
"La musica è degli Emotional Fish, gruppo irlandese non troppo noto in
Italia. Si intitola "celebrate". Il testo è mio e lo ritengo uno
dei migliori che abbia mai scritto. Il video è pieno di simboli. La
prigione è un simbolo forte e inequivocabile: il muro, il confine, chi sta
dentro e chi sta fuori, i buoni e i cattivi. Ma siamo così sicuri che i
cattivi siano tutti dentro e i buoni tutti fuori? Il fuoco è la ribellione,
ma è anche la purificazione di tante porcherie. L'elicottero che volteggia,
che tutto scruta e controlla, è il potere al quale non si sfugge. Io esco
dalla prigione, mi metto gli occhiali scuri, la fascia sulla fronte come
Rambo, il giubbotto di "Terminator". E' la guerra. Ma l'elicottero
non mi perde di vista e continua a volteggiare, difendendo quei maledetti
muri di galera..." (tv sorrisi, 31 gennaio 1993)
- "Forse è anche a causa del mio "matrimonio" e della doppia
paternità che qualcuno pensa che mi sia imborghesito. Chi lo dice è perché non mi perdona di non essere morto, e quindi di essere diventato un
mito intoccabile, come James Dean, come Jim Morrison. Invece sono vivo e
continuerò ad urlare le mie incazzature dentro a un microfono, alla faccia
di chi mi avrebbe voluto vedere imbalsamato qualche anno fa!" (1993)
- "I professionisti della beneficenza m'hanno tacciato di speculare. Io
faccio soltanto il mio mestiere. La beneficenza non mi interessa: la faccio
con i miei soldi e a che voglio io. E non la sbandiero in pubblico. Un
giorno vedo le foto che Massimo Sciacca fa a Sarajevo. Campanellino che
suona: ma lì c'è ancora gente che fa musica? Così scopro che queste band
avevano già fatto un concerto a Sarajevo e un disco. "Rock sotto
assedio". Dico ma rock sotto assedio sono io! Non ho dischi da
promuovere, non ho video da lanciare. solo la voglia di tornare a stare
insieme al mio pubblico. Ma non chiedetemi perché lì c'è la guerra."
(Sette, 6 luglio 1995)
- "Io credo di essere un personaggio particolare nel mondo della
canzone ... cioè non sono un musicista che suona la chitarra, per cui posso
suonare con qualcun'altro ... e neanche un cantante nel vero senso della
parola ... quando vedo un gruppo che suona non mi viene in mente neppure
lontanamente di andare lì a cantare, capito? Io canto le mie canzoni perché ...
perché mi sono venute ...." (Tutto, agosto 1994)
- "Io in realtà, rappresento la rivincita dell'uomo comune: sono un
cantante mediocre, un musicista mediocre, e anche come autore di testi ce ne
sono di migliori; pensa a De Gregori, tanto per dirne uno, che scrive vere e
proprie poesie. Però, poi c'è qualcos'altro. C'è che tra me e la gente
esiste un rapporto particolare, un feeling molto forte. Così succede,
specialmente nei concerti, che il pubblico mi consideri proprio uno di loro.
E che le mie storie diventino le storie di tutti, raccontate con le stesse
parole che userebbe chi viene a sentirmi cantare. per questo dico che è
proprio come se fossi uno del pubblico che sale sul palco e gioca a fare la
rockstar" (tv radiocorriere 18-24 aprile 1993).