VASCO ROSSI - BIOGRAFIA:

Vasco Rossi è nato in un piccolo paese fra Bologna e Modena il 7 febbraio del 1952 (segno zodiacale Acquario con ascendente Vergine). Erano le ore 20,30. Il paese in questione è Zocca (provincia di Modena) ed è posizionato alla discreta altezza di 700 metri, più che sufficienti, come spesso ha ricordato Vasco, per dimenticare l'aria cittadina. Il paese ha subito, come molti del resto, una ricostruzione dopo l'ultima guerra e conta appena qualche migliaio di anime. Il padre di Vasco si chiamava Giovanni Carlo (detto il Carlino) Rossi, di professione camionista, molto energico, ma all'occorrenza anche molto buono; la madre si chiamava Novella Corsi, casalinga a tempo pieno. Ebbero un solo figlio, al quale decisero di dare il nome Vasco: certo il nome poteva sembrare strano e poi tutti in paese avevano un nome di "riserva", ma su questo argomento il padre fu tassativo. Vasco infatti era il nome di un suo ex compagno di prigionia (in Germania) con il quale aveva stretto una forte amicizia. La famiglia di Vasco era poi costituita da "zia" Ivana Lenzi, che in realtà zia non lo era affatto ma era comunque una grande amica di famiglia (ospitò tutta la famiglia Rossi per qualche tempo a casa sua), e da nonna Ortensia detta Nerina. Fu proprio la nonna ad accudire spesso il piccolo Vasco. Vasco viene ricordato come bambino timido e non capriccioso: pare che sfoderasse tutta la sua grinta solo in presenza di qualche bella bambina...

Venne infine il giorno di inziare le scuole elementari: a quel tempo tutti i ragazzi erano soliti dividersi in due fazioni. C'erano la "Fondezza" (bambini residenti nella parte bassa di Zocca) e il "Battello": Vasco apparteneva a quest'ultimo. Il passatempo principale di tali bande consisteva nel contendersi delle zone per le quali ingaggiavano interminabili battaglie. Finite le scuole invece, nel periodo estivo, il tempo libero veniva occupato con la pesca ai gamberi di fiume nel Panaro. A scuola Vasco andava abbastanza bene: non era tanto lo studio però quanto la sua memoria che gli permetteva di ricordare quanto bastava delle spiegazioni degli insegnanti. Inoltre Vasco era intonato e con una bella voce, pertanto mamma Novella pensò che sarebbe stata una buona cosa farlo cantare a matrimoni e concorsi; Vasco si ritrovò così anche a prendere lezioni di canto da un apprezzato maestro (Bononcini di Modena) per due volte alla settimana insieme ad un suo amico. Dopo un anno si presentò al concorso "l'Usignolo d'Oro"  al teatro comunale di Modena (26 dicembre 1965). Tale concorso si svolse solo in quell'anno e se lo aggiudicò con la canzone "Come nelle fiabe", composta per l' occasione da Lorenzo Marengo e musicata dal suo maestro di canto. 

All'età di quattordici anni decise di fondare il suo primo complessino che chiamò "Killer" e poi, più morbidamente i "Little boy". Il gruppo era composto da cinque persone, tra le quali c'era suo cugino e il suo compagno di lezioni di canto. Per la precisione la formazione vedeva: Vasco (voce e chitarra solista), Marco Rossi (batteria), Alvaro Tebaldi (basso), Severino Valisi (chitarra ritmica) e Marco Gherardi (chitarra). Durante l'estate riuscirono ad effettuare qualche piccolo concertino.

Finita la scuola media Vasco venne iscritto al collegio di Modena (istituto San Giuseppe) e precisamente nelle intenzioni dei genitori sarebbe dovuto diventare perito industriale. La scuola però era retta da dai salesiani molto rigidi e l'ambiente molto ostile a causa delle continue derisioni da parte dei compagni che ritenevano Vasco un montanaro. Era chiaro che non poteva durare a lungo: già nei primi mesi infatti Vasco scappò due volte. La prima volta si rifugiò presso una zia di Bologna e fu solo grazie alla grande forza di persuasione del padre che ritornò in collegio. Non resistette per molto tempo però: in seguito all'ennesima punizione decise di fuggire definitivamente. Tornò nuovamente dalla zia, ma questa volta "non ci furono santi": Vasco non ritornò più in collegio. Si iscrisse così all'istituto "Tanari" per cercare di diventare ragioniere. Visse in casa della zia fino al suo quinto anno (1971-1972): in seguito si trasferì in un appartamento con altri due suoi amici. A poco a poco il suo carattere emergeva così come il suo interesse per la musica (Deep Purple, Genesis, King Crimson, Chicago, Cat Stevens e adorava Mick Jagger ). In quel periodo cominciò a scrivere le prime canzoni e a partecipare a del teatro d'avanguardia (sia come attore che come autore). Finite le superiori si iscrisse ad Economia e commercio alla quale si era già iscritto il solito amico delle lezioni di canto... fu in quel periodo che Vasco tenne anche delle supplenze di applicazioni tecniche alla scuola media di Zocca (qualcuno riesce ad immaginarselo?). Nel frattempo a Bologna continuava a scrivere e durante il secondo anno di università conobbe Paola, femminista convinta: lui ovviamente era un maschilista convinto. Come andò a finire, dopo due anni, ormai è storia ... per altro ben approfondita da alcune canzoni ("per esempio tu senti 'brava'..ecco, ho iniziato per quel motivo lì"): Vasco ne uscì segnato.

Gli studi alla facoltà di Economia e commercio vennero interrotti in favore della facoltà di Pedagogia (in realtà Vasco avrebbe voluto frequentare la facoltà di psicologia che però a Bologna mancava); inoltre si trasferì a Modena con alcuni amici per risparmiare qualche soldo. Nel 1975 il solito amico delle lezioni di canto (Marco Gherardi) faceva il militare a Milano e proprio in quella città si era appena costituita la prima radio libera della città. Tornato a Zocca, Marco sottopose il tutto a Vasco, il quale, insieme ad altri amici, decise di comprare delle apparecchiature (un trasmettitore da 10 watt: per ottenerlo Vasco e i suoi amici si autotassarono di 250.000 a testa -erano in 10- e fecero due fidi da 5.000.000 l'uno con una banca). Nacque "Punto Radio" con sede in una villetta di Montombraro (spostata dopo qualche mese a Zocca), seguita in Emilia Romagna, parte del Veneto e della Lombardia. La prima trasmissione venne effettuata il 21 settembre. Tutto filò liscio (migliore radio nel 1976 secondo un referendum di guida tv) fino al luglio1978, anno in cui "Punto Radio" chiuse i battenti.

Dall' esperienza della radio però nacquero i "Punto-autori" e cioè Vasco Rossi, Sergio Silvestri e Riccardo Bellei: nel loro progetto iniziale avrebbero dovuto esibirsi in alcune serate, ma Vasco lasciava sempre il gruppo per "lavorare dietro le quinte". Vasco infatti non amava esibirsi in pubblico (per l'emozione finiva anche col dimenticarsi le parole); tuttavia una sera venne chiamato sul palco molto prima degli abituali ringraziamenti finali e pertanto fu costretto ad esibirsi. La radio in parte era servita anche come veicolo pubblicitario per le loro canzoni: ottennero qualche provino dalla EMI (allora si chiamava "la voce del padrone"), ma nulla più. Le continue richieste degli ascoltatori per Vasco però lo spinsero ad incidere (grazie a Paolino Borgatti, editore specializzato in liscio) il suo primo 45 giri: "Jenny" e "Silvia" fu pubblicato il 15 giugno 1977 dalla Jeans, etichetta creata apposta per lui. La presentazione del disco fu nell'aula magna di un istituto di Modena! Come supporter di Vasco intervennero Silvestri e Bellei. Ottennero dei consensi e i soldi guadagnati sfumarono immediatamente in una serata in pizzeria con gli amici. Vasco, che nel frattempo aveva intrapreso l'attività di DJ, iniziò a presentarsi nei locali della riviera romagnola accompagnato dal gruppo "Le cinque lire". Il repertorio non era vastissimo ma venivano eseguiti anche i successi del momento. I compensi erano molto bassi, talvolta inesistenti e la maggiore promozione veniva proprio dalla radio. Borgatti riuscì a farlo partecipare a due manifestazioni: "Radio estate giovani" e "Canta Veneto". Borgatti finanziò anche il primo Lp e grazie all'intervento gratuito dei musicisti il suo costo fu di circa 6 milioni. Gli arrangiamenti erano di Gaetano Curreri (ora leader degli "Stadio"). Borgatti però si rese conto di non avere i mezzi adatti per sostenere Vasco e quindi cercò degli aiuti: grazie al musicista inglese Alan Taylor che si impegnò a trovare dei contatti, Vasco firmò un contratto con la Lotus nel mese di aprile. Il primo album uscì quindi a maggio, insieme a un singolo contenente "La nostra relazione" e "E poi mi parli di una vita insieme". Il disco conteneva anche una mini-biografia scanzonata. Il successo però non fu granché, anche perché la RAI si rifiutava di trasmettere le canzoni perché "cantate in dialetto". Nel novembre-dicembre dello stesso anno (1978) venne registrato sempre per la Lotus il secondo album: "Non siamo mica gli americani" che però venne pubblicato nell'aprile 1979. L'album contiene il primo pezzo non completamente suo: "La strega" (di Sergio Silvestri). La copertina presentava Vasco con i capelli corti: era stato infatti chiamato a Salerno per il servizio militare (ma subito riformato per uso di psicofarmaci). Come DJ lavorava ancora in una discoteca di Sassuolo.

Il padre di Vasco morì il 31 ottobre 1979: la madre ricorda che "quella sera, appena avvisato del fatto si chiuse in casa e per quindici giorni non disse una parola". Poi prima di uscire "mamma, vado, salgo sul palco e voglio vedere se mi viene voglia di piangere o di cantare. Se piango smetto, altrimenti continuo".

Nel 1980 Vasco è passato dall'etichetta Lotus alla Targa Italiana. Nell'aprile del 1980 viene pubblicato "Colpa d'Alfredo". Storico dello stesso anno il collegamento televisivo effettuato il14 dicembre dello stesso anno, in occasione del Motorshow di Bologna, con il programma televisivo "Domenica In": Vasco esegue una tiratissima versione di "Sensazioni Forti". Ormai la strada del successo si sta aprendo all'orizzonte, anche se Vasco sa di non avere ancora scritto la "sua" canzone.

Pubblicato nell'aprile del 1981 e distribuito nel maggio dello stesso anno è il primo Lp prodotto da Guido Elmi: "Siamo solo noi". E' dello stesso anno la decisione di cambiare casa discografica: dalla Targa Italiana Vasco passa nel gennaio del 1982 alla Carosello e il 19 gennaio, in occasione della manifestazione "13° premio italiano del paroliere", Vasco riceve il premio come rivelazione dell'anno per il brano "Ogni volta". Inoltre il 28,29 e 30 gennaio Vasco partecipa al Festival di Sanremo (classifica) presentando "Vado al massimo". Dell'82 è pertanto la pubblicazione dell'album "vado al massimo" (nel mese di aprile).

La consacrazione definitiva ha un nome: "Bollicine"; un album completo, culla ideale del "miglior racconto del '900"....... "vita spericolata"!!! Da questo momento Vasco è nel mito... e sa di esserci! Il 3 FEBBRAIO 1983 Vasco propone per la prima volta in pubblico "Vita spericolata" al Festival di Sanremo: segue la pubblicazione dell'album e un tour lunghissimo (media di 4 concerti la settimana) fino a Natale. Vasco a quel punto decide di riposarsi dalle fatiche da "rockstar" e si prende un anno di riposo. Ma l'insistenza del pubblico che esige sempre più il suo "profeta" obbliga la Carosello a pubblicare nel febbraio 1984 un live intitolato "Va bene, va bene così" registrato durante i concerti di Bologna, Verona e Cantù. Il titolo dell'album deriva dall'unica canzone inedita contenuta. Il 1984 è però un anno difficile per Vasco: venerdì 20 aprile 1984 all'una di notte gli viene notificato dai carabinieri un ordine di cattura emesso dal sostituto procuratore della Repubblica di Ancona. Vasco è accusato di detenzione di stupefacenti (26 grammi di cocaina): viene arrestato e recluso nel carcere di Pesaro (22 giorni).

Nella primavera del 1985 arriva l'ottavo album: "Cosa succede in città". L'album dimostra che Vasco è cresciuto, cambiato, maturato sia come artista che come uomo e la miglior prova sta nelle canzoni e nelle interviste che rilascia, nelle quali spesso dichiara di aver pagato di tasca sua i suoi sbagli. Alla fine del lungo tour 1985 Vasco però decide di concedersi un lungo periodo di riposo e di riflessione. Da questo momento le attese per un nuovo album si fanno più lunghe, anche perché Vasco non ama ripetersi e vuole quindi seguire percorsi musicali sempre diversi. L' assenza di Vasco dalle scene musicali dura fino all'aprile del 1987 quando esce finalmente "C'è chi dice no". Il debutto nel tour è datato 11 aprile a Padova: Vasco ha fretta di ritrovare il suo pubblico. Alla fine dell'estate viene contattato dal regista Giandomenico Curi che sta preparando il film "Ciao ma' ", incentrato sulle vicende di un gruppo di ragazzi prima e durante un concerto di Vasco. Il film esce nella primavera del 1988, quasi a voler rispettare le scadenze di Vasco con i suoi fan. Nel periodo successivo Vasco abbandona il suo manager, Guido Elmi, e abbandona la Steve Rogers Band, desiderosa di intraprendere una carriera "autonoma".

Dopo una lunga preparazione l'8 febbraio 1989 esce "Liberi liberi".

Il resto è storia più recente: il figlio avuto da una fan (Davide), la sua nuova vita con Laura e il secondo figlio (Luca), la "scuderia" di Vasco ("L'azienda" come lui spesso la definisce), rock sotto l'assedio, il grande concerto di Imola del 20 giugno 1998, per non dimenticare il trionfo di Napoli del 1997 .... Invito tutti i visitatori più curiosi ad approfondire gli ultimi anni attraverso le biografie ufficiali pubblicate (sono numerose), ma soprattutto, ora che conoscono le "radici" di Vasco, a seguirlo attraverso le sue canzoni, i suoi dischi. Come Vasco ha più volte ricordato è tutto racchiuso dentro (o almeno in buona parte) le sue canzoni: magari proprio in quelle non pubblicizzate o in quelle meno conosciute ... il resto sono chiacchiere e le chiacchiere nel mondo della musica sono ben poca cosa.

Recentemente Vasco ha dichiarato di non volere più mantenere la scuderia e così dopo 3 anni di (meritati) successi il Blasco si ritira dal mondo delle corse. Però qualcosa di nuovo è sempre in agguato: si parla di un progetto riguardante un Blasco Channel, una tv satellitare, che però probabilmente non vedrà mai la luce per motivi di costi.

Il 6 aprile 2001 esce il nuovo album "Stupido Hotel": i fan lo hanno potuto ascoltare in anteprima grazie ad una speciale card spedita ai soci de "Il Blasco" contenente un codice per accedere al sito "Stupido Hotel" creato per l'occasione e contenente "assaggi" del disco. Il primo singolo estratto è "Siamo soli". Contemporaneamente si tiene a Milano una mostra fotografica in galleria Grazie Neri: si espongono le foto di Efrem Raimondi, alcune delle quali utilizzate per la confezione del cd in vendita nei negozi.
Il disco vende bene e Vasco annuncia solo 10 concerti. A sorpresa però regala l'emozione della prova generale a una serie di abbonati al fun club (a Fabriano) e si esibisce a sorpresa anche in un piccolo locale a Pozzuoli.
Infine conferma la sua nuova presenza a Imola per il 16 giugno: 230.000 persone.... battuto anche il record precedente!

Il tour dopo Imola riparte dallo stadio delle Alpi di Torino e si chiude a luglio. A settembre vengono però aggiunte nuove date. Le novità del tour: per la prima volta si parla di "live" e non di tour, la possibilità di ascoltare e vedere via internet i concerti e le foto sul sito di Virgilio, la possibilità di ascoltare il concerto di Roma dell'Olimpico del 4 luglio in alta qualità.
Anche la Radio Rai trasmette un concerto: quello di Imola.
Le date di settembre vedono una modifica della scaletta dopo l'attentato alle torri gemelle dell'11 settembre: il tutto si apre con un playback di c'è chi dice no.
L'anno si chiude con l'incontro coi fan al Giostrà di Bologna.
Il 2002 è un anno di riposo.... Vasco a febbraio compie 50, in tv viene trasmesso qualche speciale e iniziano a circolare le voci sulla prossima "avventura"......
Nel 2003 viene invece interrotta la preparazione del nuovo cd per preparare un concerto evento a San Siro, sull'onda del successo della doppia antologia "tracks" uscita nel novembre 2002.
La data iniziale viene data SOLD OUT in pochi giorni e vengono concesse altre due date, per un totale di 3 concerti il 4, 5 e 8 luglio (con grandi proteste degli abitanti della zona).
Nell'occasione polemiche anche per il servizio d'ordine (molti i biglietti falsi) e per la maglietta indossata da Vasco (a favore della legalizzazione, con una foglia di maria disegnata sul retro).
Il 2 aprile 2004 esce invece "buoni o cattivi", anticipato da "un senso", brano ascoltabile al cinema dal 12 marzo nel film di Castellitto ("Non ti muovere").